16 ottobre 1957

Notte di Natale 1987...dialogo con Elena...." prima che tu salga da Giusi volevo informarti sul fatto che a Giusi hanno amputato una gamba...solo per prepararti prima dato che immagino che non lo sapevi...No, non lo sapevo.... ".
Da quel giorno quella casa è diventata il punto di incontro di un gruppetto di amici che si ritrovavano a condividere una esperienza di vita e di morte. Elena, Enzo, Cinzia, Pierino, Luana, ...il gruppetto di Giusi. Un anno e qualcosa..un tempo sufficiente a fare di noi persone diverse.
Tutto ha un senso, disse un giorno Giusi, e anche questo servirà, ma non so a cosa...io dissi...a me serve ma se fosse solo questo mi pare troppo poco e lei rispose..e perché? Ancora oggi penso che fosse troppo poco e allora quando faccio le mie cose penso...forse Roberto sei il motivo di un così grande sacrificio, che fai? ti tiri indietro??...La differenza tra una persona ed un'altra la fa l'esperienza. Ma dall'esperienza puoi anche sottrarti. Se non lo fai da quella esperienza verrà fuori un cammino fatto di decisioni contaminate da quella esperienza. Tutto quello che faccio porta dentro questo momento di poco più di un anno vissuto serenamente senza nel momento la minima sensazione di sacrificio. Un esempio....Giusi era una campionessa di Judo...Lorenza e Sofia fanno Judo...Lorenza cintura blu già aiuta nella sua classe i bambini più piccoli. Giusi era una volontaria all'istituto Thevenin che si occupa di situazioni di disagio femminile...ragazze madri. sole, malate, maltrattate...io lavoro con gli handicappati, mi occupo di migranti, bambini con vari disagi ... tutto è influenzato da Giusi in quello che faccio. Un ultimo ricordo che ho impresso: Giuseppe Busia (vecchio maestro di Judo) con la moglie nella sua compostezza di vero Maestro di vita e che si avvicina al corpo di Giusi nella Chiesa....Marco che entra veloce facendosi coraggio e si ferma ad un metro...io che resto in fondo e mai mi avvicino...le suore del Thevenin...ognuno aveva l'idea che non sarebbe finito niente ma era solo un inizio ed eravamo solo ad attendere indicazioni. Come posso dimenticare che Cinzia mi disse..vorrei essere al suo posto...non sono pensieri semplici...le dissi...fai una pausa di un minuto ripensa a quello che hai detto e rispondimi di nuovo...lei fece una pausa e disse si vorrei essere io al suo posto. Io no, non avevo tanto altruismo, Cinzia si. Nessuno ci ascoltava non c'era da fare le brave. Se sapesse questa confidenza ora si arrabbierebbe pure anche a distanza di anni...
Lorenza si iscrive a Judo e l'ingresso non è facile...il Maestro Busia è esigente ma Lorenza è determinata...dico io al Maestro...sa io ero un amico di Giusi..e lui dice solo...Giusi?!...una figlia...e non trattiene il pianto...guarda là...in una vetrina la sua cintura nera e la sua foto grande....e aggiunge...quasi ogni giorno sono al cimitero, mia moglie aveva chiesto di essere portata nel cimitero piccolo di Antria alla sua morte dove c'è Giusi, così comprendi cosa era per noi....vedi Patrizia?..(l'insegnante di Lorenza)...è sua sorella. Così ad ogni lezione di Judo mi guardo la foto di Giusi e Lorenza la considera di famiglia ..conosce tutto, è di casa e dice quando la nomino..ah Giusi...ne parla anche a Patrizia durante le lezioni e Patrizia solo aggiunge ..ora non è più tra noi...basta fine, così semplicemente.
Vado per un concerto a Never...mi portano a visitare il convento di Never...un signore parla di una Santa...Bernadette..e chi è????...ma cosa vuoi che ne sapessi io di Sante!!...entro, casualmente ( casualmente??) sono solo nella cappella..io e Bernadette....vedo il corpo di una suora in una teca, distesa con il capo reclinato...la Santa....bellissima!...mai vista un immagine più bella....mi vergogno e con la tipica viltà di chi non vuol farsi cogliere in preghiera mi guardo intorno, controllo di essere veramente da solo e dico una Ave Maria...poi esco e raccolgo per Giusi vari depliant sulla storia di Bernadette...torno e li porto a Giusi e lei...e tu non sai chi è Bernadette???? quella di Lourdes ecc....scommetto che non gli detto manco un Ave Maria..ed io per condire la mia viltà e renderla crassa di vergogna e codardia dico..no, no....da quel giorno il rosario è la mia preghiera quotidiana. Giusi diceva di me..te con un po' di dottrina dura potresti ancora ancora essere recuperabile...ah ah e si rideva. Nello stesso tempo non si sognava di dover andare a Lourdes a chiedere grazie e mai lo fece..diceva..se vuole il miracolo me lo fa anche da qui. Una fede disciplinata ma non bigotta. Neanche io sono mai andato a Lourdes...
Quando le raccontarono di aver visto me e Cinzia baciarci mi disse...attento!....
Conosceva la gente intorno a se.
Se si vuol sapere da dove ho preso la forza di portare avanti il mio singolare cammino la risposta in gran parte si trova qua...Giusi. La mia laurea. Tornerò ancora a parlarne....


Roberto Casi

15/10/2015

 

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