Addio era bello (ma ricordo)
..e quella ragazza
di Milano. ..ero al camping 2000 dell'Argentario in tenda con
due coppie con antipatica figlia, molto più grandi di me...pagavo
il prezzo di preferire le persone adulte...solo guardavo i
ragazzi del bar, ma tra di loro formavano un corpo unico ed io
non riuscivo a penetrarli. Ma gli ultimi tre giorni questa
ragazza di Milano dentro ad un tendone a forma di palla da
calcio, mi rivolse la parola.. "Ci aiuti anche tu ad allestire
la festa di ferragosto?"...una persona...diversa.... io le
risposi qualcosa e nei tre giorni successivi conobbi quasi
tutti, ma con spaventoso ritardo per delle amicizie. Questa
ragazza, forse di nome Antonella, stava in corso Genova a
Milano. ..mi ritrovai, molti anni dopo, a corso Genova a casa di
Dante Mazzola mio ripassatore esperto mozartiano e subito uscito
dalla lezione pensai a lei...chissà dove abita...troppo tempo.
La mia chitarra porta ancora i segni, dietro, delle rocce sulla
spiaggia, per quando la appoggiai dopo aver suonato con lei...il
dialogo diventò subito profondo. I miei genitori si sarebbero
separati poco dopo ed esattamente il giorno del mio quindicesimo
compleanno..il 15 ottobre...io dissi, mi fanno un regalo, e lei
ah ti comprano il motorino! No, si separano...così entrammo in
quella che si chiama..intimità. Scambio di indirizzi ma,
nonostante fossi uno che mandava tante lettere a tutti, i
pensieri miei mi tennero fuori da questo impegno e Antonella (?)
scomparve dalla mia vita, ma non dai ricordi. Tanto da
ripensarla il giorno che mi ritrovai in corso Genova a Milano
per la lezione di canto. E Alberto?...e quelle persone con cui
ho condiviso i miei tanti e lunghi viaggi in treno fino anche a
Parigi...quelle dove sono? In fondo hanno riempito una parte
importante di me. Quel bambino napoletano...quel gruppo di
amici...quei ragazzi in gita che alcune ragazze stabilirono che
io fossi bello a tal punto da meritare, scese dal treno forse a
Parma, di chiedermi, fuori dal finestrino, il nome...come è
stata e come è per voi la vita?... inutile immaginare...non sono
comunque più loro. Vivono dentro di me, come quella signora
entrata, per sbaglio, nella foto da bambino sulla spiaggia.
Roberto Casi
15/8/2016
<indietro
|