La musica contemporanea

Ho almeno una trentina di cassette di mie composizioni degli anni '80 piene di musica aleatoria, concreta, minimale, free jazz e quella che oggi chiamerebbero di musica elettronica...termine improprio perché, quasi sempre, non riferito al movimento anni '50 di Darmstadt, ma più all'evoluzione dell'esperienza pop. Questa, comunque, è l'unica musica che mi rilassa che ascolto con facilità e semplicità. Appena avrò voglia le trasferirò in un pc. Vorrei permettermi una lezione all'ascolto di questa per me unica musica. Se qualcuno ha la fortuna di "praticare" J.S.Bach conosce il complesso e articolato mondo di intrecci melodici di Bach. A volte mentre lo suono penso...ma questo è pazzo! Non si riesce ad uscire dalla sua trama. Una tela ti avvolge, un vortice, come ogni maledizione, ti coinvolge. Inizia con una nota...più la sua prima armonica...la seconda...poi la prima sorpresa quasi un errore o ..."niente di che"...in realtà è l'inganno del malefico che con apparente distrazione finge una svista a cui non dai importanza. Poco dopo la piccola stanza da dove eri partito, ti offre una parete che scorre e si apre verso una stanza senza pareti e con una luce verso cui obbligatoriamente ti dirigi sperando in una uscita o meglio...una fuga. Effettivamente porta lontano, ma non credevi che nel cammino avresti visto tanti spezzoni della tua vita passata e tratti di quella futura...ormai sei dentro. Non stai male e ci resti, anzi ti rilassi. Bach ti guida, ormai ti fidi. Ricordi quel fatto a cui non eri riuscito a dare una logica risposta? Quel dubbio? Ecco la risposta. Ricordi quell'incontro casuale...ecco cosa significava. Di casuale non c'era proprio niente. Nel frattempo è passato del tempo. Forse qualche secondo...un ora? No, guardi fuori era pieno giorno e ora notte fonda. Sopra al piano, un po' rotti, molti libri di Fughe e Partite e Toccate di Bach...non sai se le hai eseguite te o qualcun 'altro le ha suonate per te. Quello che è sicuro è che hai vissuto una esperienza oltre il tempo...Bach ti ha guidato, Dio ti ha parlato. Sei diverso, non era musica, era vita. Osservo Lorenza e Sofia, ascoltano suoni dalla mia chitarra...danzano...parlano...si sentono bene nei miei video...le lascio fare apposta...in "Tango" si sente bene che dico a Lorenza...lasciala stare...riferito a Sofia. Ascoltano serenamente perché non si chiedono quale moda finta o vera intellettuale, quale moda sociale le dovrebbe abilitare al rapporto ideale umano. Non devono seguire o meglio obbedire. Liberamente ballano, cantano, parlano ...vivono. Cosa volete dalla musica? Dall'arte? Lorenza e Sofia vogliono stare bene e ci stanno. Non hanno mode, lasciano che il suono accompagni la loro beatitudine. Siate beati e liberi. Io vi benedico.


Roberto Casi

6/7/2017

 

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