Adolescente
Mi obbligano a fare l'adolescente perché non
vogliono rispondere alle mie domande. Mi creano stress con una
scuola che non volevo fare perche piena di materie scientifiche
a cui non sono evidentemente portata. Pensare che oggi
finalmente saprei rispondere a quelle cose che mi avevano
lasciata intimidita. Scandalizzata anche. Oggi ho idee e potrei
dire tanto, ma mi invitano ad uscire, ad andare a feste, ad
essere amica di persone molto diverse da me. Protagoniste.
Quando io sarei e sono marginale. Cioè io osservo dai lati,
margini che divengono sponde su cui attaccarmi quando ancora,
nella mia inesperienza, resto senza reazioni. Quella condizione
che chiamano appunto adolescenza. Ma è solo mancanza di
esperienza. Un limite superabile che non vogliono farmi colmare
per lasciarmi in uno stato ignorante che dicono essere la più
bella età, ma è solo una fase di non completa conoscenza che
potrebbe essere di ogni età e chiunque dovrebbe dirsi nel caso,
adolescente. Ma in quella situazione si definiscono allegri, non
interessati a cose tristi, perché pensare è triste. Ecco mi
vogliono dire che sono triste, non mi diverto. Vai a divertirti!
Invece di fare tutte queste domande. Ma non sono domande, sono
affermazioni che chiedono ma hanno già dentro la sua risposta.
Tutto sommato non ho bisogno delle vostre risposte. Avete
ragione. Quello che non so lo troverò nel mondo. A questo
servono i libri. Devo solo attendere e fare finta di essere un'adolescente.
Roberto Casi
30/12/2018
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