A pranzo dai miei
Il pranzo dai miei, che poi vengono pure i suoi.
Quelle tavolate. Che poi ormai è un abitudine. Il pranzo dai
miei poi la cena con gli avanzi, che sono anche più buoni la
sera. Come se rimanendo li il cibo si arrotolasse in un
matrimonio di sapori. Di solito le zie la sera non restano.
Preferiscono andare a casa. Hanno quel vecchio modo di pensare
che potrebbero disturbare, non vogliono approfittarsi. Chissà se
invece magari sono rimaste male di qualche discorso che in
queste situazioni a volte vengono fuori. Quelle paroline dette
tra i sorrisi che però arrivano. Non saprei.
Domani invece siamo dai suoi. Certo tutto questo cibo, il
cotechino poi è una bomba. Quel grassino che ti gira tra i
denti. Se ci penso vomito. La madre di lui, cioè la suocera che
però mi pesa chiamarla così, comunque si la suocera, ce ne mette
di sale nel cibo. Ma come dirlo? Una volta ci provai, ma non ha
funzionato. Anzi, forse una sensazione mia, ma mi pare che da
quel giorno di sale ne ho sentito pure di più. Giornate lunghe.
Tutti i regali sono stati dati ieri notte, a parte alcuni perché
siamo andati a messe diverse. Ognuno ha la sua parrocchia.
Proprio così...ognuno la sua parrocchia. Modi di fare, quando
poi iniziano a fare le gare e raccontano cose, iniziative delle
rispettive parrocchie...che noia! Tutti bravi! A natale. Non
puoi certo dirlo, neanche in separata sede. Perché anche da soli
lui si offende. Ci provo a volte ma si creano equivoci, che
creano altri equivoci. Sembra che voglia creare tensioni. E
allora mi zitto! Ecco tutti zitti vai. Fai parlare loro. Tanto
dicono sempre le stesse cose. Prova a cambiare discorso poi
vedi. Chissà se si accorgono di avere come un copione che
recitano ogni anno uguale uguale con gli stessi toni e accenti.
Meno male ogni tanto ne muore uno. Ecco l'ho detto! Così saranno
contenti nel verificare che sono proprio quella che hanno sempre
detto...a forza di dirlo si impara vero! "Scusate vado in bagno
non mi sento tanto bene"..." Anche anno scorso fece così. Mi sa
che le feste la confondono un po'". "Ma pensa per te, troia!".
Buon Natale a tutti!
Roberto Casi
25/12/2018
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