La Pasqua dei
Beatles
Questo ho capito dei
Beatles. Sono riusciti a toccare un nervo profondo dell'animo
umano. Sono arrivati fino a laggiù e lo hanno pizzicato. Come
conoscessero questa nascosta stanza, dove quasi mai nessuno è
giunto se non con rari momenti di trasporto, come abbiano
trovato la chiave colpendo ripetutamente quel nervo ad ogni
canzone, ad ogni nota, ad ogni sospiro. Questo mistero spiega
l'evento Beatles che non si ferma alla musica. Tutto arriva
naturale ma l'emozione è rara, ma uguale ad ogni uomo di ogni
generazione. Certo doveva suscitare indignazione e scandalo e
invidia ai dottori della chiesa, che non fanno altro che cercare
quel punto segreto dell'uomo, ma questa volta per ingannarlo.
Tutti sanno come i Beatles e i loro singoli componenti, siano
ricolmi di spirito misterioso. La semplicità, il gioco, sono
elementi primi del divino. Non è raro pregare John Lennon,
sentire il cristo vivente e morente sulla sua vita e
riconoscerci un vangelo dentro la storia dei Beatles. Non si
tratta di povertà di spirito intesa come perdita, ma di
trasformazione di indirizzo da un sacro ad un altro sacro,
mantenendo quel sentimento amoroso, incompleto, come la vita
rivela di essere ad ogni essere vivente. Quella stimolazione
profonda, interna, mantiene viva la tua speranza. I santi, come
i Beatles, hanno mantenuto fede ad una promessa: tu non sei
morto, tu sei vivo!
Roberto Casi
20/04/2019
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