A domanda risposta
Ciao Roberto,
sei molto bravo.
Mi spieghi solo perché la furtiva lagrima la cantate tutti –
tutti! – così triste?
Il sentimento di quest’aria non è la tristezza. Nella prima
parte c’è l’incredulità di vedere su di lei (su di lei!) una
lagrima che porta all’esplosione del maggiore (M’ama!) Qui ci
vuole il sorriso, l’illusione di un piccolo trionfo. La seconda
parte invece è ansiosa, perché oggettivamente quell’amore non è
possibile (Adina si sposa con un’altro). Di nuovo non c’è
tristezza, caso mai disperazione.
Ma questi registi e questi direttori d’orchestra (e voi
cantanti,) lo leggete il libretto?
Comunque, da quello che si può giudicare dalla registrazione,
hai davvero un buono strumento.
Un saluto,
Roberto
Roberto Casi è Nemorino ne "L'Elisir d'amore"
di Donizetti
La risposta è complessa…non posso darla in un
messaggio….ma ci provo.
Rientra nella storia della lirica..in come veniva concepita dal
compositore e da chi poi ne godeva, cioè lo spettatore.
La lirica non è teatro ma è ” essenza di teatro”. L’aria Una
furtiva Lagrima non è triste, è così…forse bisognerebbe cambiare
la musica…Donizetti ha concepito la cosa così..perchè la musica
nasconde il gesto e l’espressione…direi: così è l’innamorato
Nemorino…è l’unico momento in cui Nemorino fa il serio….perchè?
…forse perchè Donizetti ha aggiunto un aria alla fine per
rendere l’opera più conosciuta?!…molto probabile.
Gioacchino Rossini
Arie tenute nel cassetto dai compositori che vengono “obbligate”
dentro opere che parlano d’altro. Donizetti ha insegnato a
Rossini a fare così…l’opera ha poche possibilità di avere
successo?…mettici un aria accattivante!…la giustificazione la
troveremo dopo. Un sistema molto pratico di concepire il lavoro
di compositore.
Sai quante arie Rossini ha rimediato e reinserito in più opere
cambiando parole, tonalità (a volte) e quindi totalmente il suo
significato??…moltissime! Un furbo…certo…ha fatto bene. Rossini
era una fabbrica di note quello che anni dopo diventerà Andy
Warhol per la pittura…solo forse Rossini non sapeva sarebbe
arrivata un epoca dove era facile scoprire le furbizie.
Una furtiva Lagrima, prima che iniziassi a
studiare lirica, credevo fosse all’interno di una opera
drammatica dal finale disperato come Traviata o Bohème …rimasi
anche io sorpreso..poi ho capito che la musica, nella lirica,
segue stati emozionali lasciati nelle mani della musica stessa ..cioè
è la musica a raccontare la storia…non il libretto….
attenzione!…il libretto…conta poco….togli la musica a Verdi poi
lo vedi cosa resta…storie inutili….molto meglio leggere Otello
di Shakespeare che Otello di Boito…ma con la musica di
Verdi…torna fuori il Shakespeare sublime!
Terminando, su Una furtiva Lagrima…la musica è quella e se ci
ridi sopra la rendi ridicola…ma se osservi, in realtà, io e la
regista diamo una versione tragi/comica cioè lui è serio ma ha
una convinzione del suo stato quasi non più credibile cioè
ingenua del suo amare perchè Nemorino è un ingenuo..o per meglio
dire … Nemorino è un personaggio che non esiste…non può..impossibile….
leggi bene il libretto…lui ubriaco che immagina di essere preso
dall’elisir d’amore e quindi le donne lo amano per questo…non
esiste!!!! Ma la lirica, come dicevo, è essenza di teatro cioè
rende vero l’impossibile…come al circo.
Grazie per questa occasione di ri-analisi sull’opera e sul
personaggio Nemorino che mi hai offerto.
Un caro saluto!!!!….Viva l’opera!
Roberto.
→ domanda e risposta del 15/09/2011
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