Mio nonno suonava la fisarmonica...cioè...manteneva la famiglia
suonando la fisarmonica...
nel senso che avrebbe anche fatto
altro se necessario, come suonare il clarino oppure ballare,
ma
mio nonno aveva un solo pensiero: mantenere la famiglia!.. o
meglio, farla sopravvivere.
Mio nonno faceva anche altro in
realtà, era rinomato barbiere, esperto potatore e provetto
innestatore...
tutti mestieri da artista come si capisce. Andava
fino a Siena da Cesa mio nonno con la sua bicicletta,
ed una
mantella che riparava lui e la sua fisarmonica dalla pioggia..mio
nonno la fisarmonica e la mantellina e viiiiia
per quelle curve
fino a Siena...e giù giubbate d'acqua! La nonna sapete che
faceva?...lo aspettava...ma, non solo...
dormiva nel lato del
letto di mio nonno, ma non per mancanza di lui ma per farglielo
trovare caldino al suo ritorno...
poi lei se ne ritornava nel
lato gelido...ma questo fa l'amore, l'amore scalda.
Mio nonno, o
forse mio suocero, o forse tuo nonno...non so...non importa...ora
non ricordo più chi nonno sia stato,
ma questi nonni, questi
nostri nonni sono i protagonisti di queste storie
fantastiche....i nonni delle verità fantastiche,
di chi viveva e
meno pensava, amava e meno parlava, soffriva e niente diceva,
costruiva e la natura rispettava.
Nonnino nonnino!!..io ti
prometto per questo 2012 che mi meriterò la tua discendenza,
voglio anche io stringere una mano e sentirmi impegnato, fare
una promessa e morire su quella,
mangiare pane e terra e
dire..."...e non ci è andata manco male...tò!".
Roberto Casi