Alberto Rossi


...è il mondo antico che se ne va. Alberto era un grande artista, buono e di grande cultura. Esecutore unico, esperto cornettista, strumento che non trova parenti con gli strumenti moderni...un pezzo di legno di pero con dei fori. Grande Alberto...tu che amavi i ragni e che simpaticamente dicevi ti pulivano casa, ma allontanavano le donne...ah ah...e la bossanova??!!...passione corrisposta..prima di un concerto, dove mi vedeva (e mi gloria ricordarlo) unico solista con musiche ricercate da Alberto stesso tra gli archivio Ricordi dove lavorava come copista (correggeva a mano...uguale allo stampato!)..e prima del concerto, dicevo, che ci scambiavamo consigli su come eseguire Jobim...onore mio averti conosciuto e aver condiviso momenti importanti..tutti importanti...tutti. Abile incisore, i suoi anelli d'oro una meraviglia...dovevo averne per il mio matrimonio..cose che non si realizzano ci sono caro Alberto, altroché..ma cose minori. Ciò che si è realizzato è...l'incontro...l'arte dell'incontro e il confronto come vado spesso a ripetere. Mai frase fu più indovinata per ricordarti...incontro..confronto..e aggiungerei esecuzione. Mi hai suggerito cadenze fantastiche, mi hai fatto fare belle figure...grazie! Alberto viveva di poco...(e di molto affetto)...faceva scorte di legumi e passava così l'inverno. Un calcolo preciso tra il guadagno e la spesa...grandi matematici sono gli artisti...gli artisti veri...cioè non quelli mantenuti ecco...grandi economi...metteteci un artista come ministro dell'economia..sa come far tornare i conti lui. Persona positiva, sorridente, una persona seria e per bene. Anche l'infarto in mezzo al lago che lo colse da solo lo raccontava con leggera ironia...piano piano, diceva, raggiunsi la riva...ecco..piano piano si fa tutto Alberto...un mondo antico dove l'esecutore si costruisce lo strumento, ricerca le musiche tra la muffa, la trascrive, si scrive il manifesto, ti monta il palco e ti prepara la minestra di legumi..ti vende un anello, ti racconta raffinatissime storielle divertenti che non chiamerei barzellette ma..cordiali, durante il convito..e così come niente ti lascia tra le mani musiche uniche, spartiti introvabili, magari trascritti e corretti da lui stesso..prime mondiali ....valori immensi...così, nella generosità del ricercatore appassionato che pensa che il miglior modo per far fruttare il proprio lavoro, la propria ricerca, è quello di donare, donare con semplicità il frutto di faticose ricerche e raffinate correzioni..collocazioni storiche e attribuzioni...donare per mantenere...ecco l'epitaffio è venuto...Alberto ha donato tutto il suo sapere, la sua generosità e l'umanità e ha oggi per se tutto il ricordo, dei colleghi ed amici, più caro ed ognuno porterà con se un pezzetto della sua sapienza per l'intera sua vita che saprà poi lasciare ad altri..come un tuo meraviglioso anello noi lasceremo un tuo prezioso consiglio, un tuo prezioso incoraggiamento, un tuo impagabile sorriso. Mondo antico che ci lascia dove anche l'utensile meno pregiato diventa prezioso, così certe persone sanno valorizzare ogni istante del proprio vissuto e farlo diventare intera opera d'arte...cercherò di imitarti come quando imitavo le tue frasi al cornetto.


Roberto Casi

(da destra a sinistra) Roberto Casi: tenore - Luca Marconato: liuto - Andrea Toschi: fagotto - Alberto Rossi: cornetto - Martino Noferi: flauto

21/1/2013

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