I Beatles sono io
Per uno come me che quando morì John Lennon portò un filo nero
al braccio sinistro come segno di lutto per tre mesi fino a che
non lo perse e che pensò al suicidio o perlomeno comprese i
motivi di chi lo faceva e che visse quella esperienza come una
tra le più dolorose e anche (oggi posso dirlo) tra le più
formative della sua vita comprendendo che l'amore e il bene
passano si attraverso le sante riconosciute come Madre Teresa ma
anche dalla forza riformatrice e spirituale di figure come
Lennon, per uno come me, parlare dei Beatles, ha un costo
notevole.
Come Louis Armstrong diceva, io e il jazz siamo nati insieme,
così io potrei dirlo di me e dei Beatles...siamo nati insieme. A
parte ricordarli sempre alla radio perennemente accesa in casa
mia come sottofondo del mio vivere e crescere, ma i Beatles
veramente li ho conosciuti negli anni '70 e precisamente nel
1978 grazie a dischi imprestati da una amica a cui stavo
dietro...sempre donne e donne nella mia vita....quindi diversi
anni dopo la loro uscita di scena. Ricordo un'esperienza unica
poche volte provata nella vita....ascoltavo un disco,
chiaramente vinile e originale, al primo ascolto niente...al
secondo non me ne staccavo più..e questo per ogni disco. Tanto
che ormai avevo imparato la regola e mi divertivo a osservare la
mia reazione prima indifferente e poi innamorata ad ogni nuovo
ascolto. Direi che questo modello l'ho poi riportato per altre
cose della mia vita. Ho sempre sospettato di quello che mi
piaceva subito (come delle donne) ed invece mi sono interessato
di più di ciò che mi incuriosiva ma attendeva di essere scoperto
(come per certe donne). Il fatto fu che solo due anni dopo,
quando ormai i Beatles erano nella mia pelle e conoscevo di loro
anche le registrazioni rare e l'ascolto dei loro album era una
dottrina quotidiana, due anni dopo mi ammazzano Lennon.......
Conosco tutto dell'assassino...voleva questo la merda....ma non
lo citerò qui...almeno quello.
Io non considero Lennon il genio del gruppo, quello per me è
Paul McCartney, Lennon era la forza spirituale..e hai detto
poco, vero... Ma io volevo dire altro...volevo dire che so come
si diventa i Beatles...
.....
Datemi una città come Arezzo (Liverpool) dove però tutto è
funzionale nella sua semplicità...il parco( Strawberry Fields)
la chiesa con il coro, l'amico vicino di casa che ti assomiglia
per comuni esperienze, il pub, il locale dove suonare,
l'impresario, la zona di ritrovo con il barbiere e il fotografo,
la pasticceria tradizionale (Penny Lane)...datemi tutto a me
vicino e non il bisogno di andare a Firenze anche solo per
comprare un semplice libro di musica che qui non trovi...datemi
l'organizzazione della comunità...ed io sono i Beatles. Datemi
un origine e il valore di questo ed io sono i Beatles. Sapete da
chi hanno preso ispirazione i Beatles? Non dal rock di Elvis, né
dai Gospel e le solite cose che si possono immaginare...no...da
Henry Purcell seconda metà del 1600. Non si sono vergognati
delle loro tradizioni. Noi imitiamo i Beatles ma dimentichiamo
Monteverdi e così siamo dei cacconi sempre alla ruota del carro
dello stile anglosassone...sempre, sempre in ritardo.
Ho capito questo quando Purcell è diventato uno degli autori che
ho più studiato ed eseguito guarda caso insieme a Monteverdi.
Noi abbiamo il coro della parrocchia certo e della cattedrale ma
eseguono Monteverdi??..no ...eseguono melensi compositori
contemporanei nella maggior parte imitatori proprio dei Beatles
che però non hanno capito assolutamente. Anche il barbiere è un
franchising e non più il vecchio figaro...e i parchi sono
all'inglese e non più all'italiana. Senza quell'ordine minimale
fatto di tessuto sociale rurale e semplice, dove il teatro è
accanto alla panetteria e come già raccontato alla pizzeria del
suddecio, senza il rinnovare attraverso i canti della chiesa la
nostra tradizione antica musicale primo tra tutti Monteverdi
così simile a Purcell nella sua natura rivoluzionaria più che
musicale, senza un "ordine" tra presente e passato vissuto nel
quotidiano...semplice e onesto...senza questo tessuto i Beatles
non potevano nascere. Il singolo che si fa multiplo ed il suo
contrario, ecco il miracolo dei Beatles.
Roberto Casi
15/10/2012
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