In linea

Quel fare le cose per bene in ordine che a fine feste, a fine giornata ti fanno sentire in linea...così come quel sorridere
nell'incontro alla testa del corridoio alla sconosciuta come un saluto, salvo non sapere per cosa riconoscersi...il supermercato
esaspera il desiderio comunitario. La patente è rinnovata, aver pensato che potevo essere io il medico che mi
ha esaminato mi ha intenerito...dissi.."..potrei fare anche il medico!"...ma era un pensiero da bambino...
però quel ruolo lì, quello del medico all'autoscuola ecco quello...bello!...buongiorno, buonasera...ordinato...
niente sangue...niente. Una vita pulita...pulizia. Anche la festa di compleanno è passata regolare..anche se portarsi a casa
gli avanzi ognuno nel suo piattino, gentilmente offerto dalla festeggiata, quello no...(anche l'ordine richiede buongusto)
...casomai era meglio finire col tirarsi gli avanzi e ridere a torte in faccia...la regola del disordine è ancora più rigida
e concede meno opzioni. Sento che potrei riuscire a mettere nello scaffale quella pila di libri pericolosamente inclinata.
Che mi separa dal mondo ordinato forse è proprio quella pila di libri pacificamente adagiati orizzontalmente..eh si eh...
la differenza è tra orizzontale e verticale...ho una visione orizzontale della vita...una vita adagiata..una vita a proprio agio...adagio.
Come attira l'allineato...per fortuna è troppo tardi per farlo.

 

Roberto Casi

5/01/2012
 

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