Quel fare le cose per bene in ordine che a fine feste, a fine
giornata ti fanno sentire in linea...così come quel sorridere
nell'incontro alla testa del corridoio alla sconosciuta come un
saluto, salvo non sapere per cosa riconoscersi...il supermercato
esaspera il desiderio comunitario. La patente è rinnovata, aver
pensato che potevo essere io il medico che mi
ha esaminato mi ha
intenerito...dissi.."..potrei fare anche il medico!"...ma era un
pensiero da bambino...
però quel ruolo lì, quello del medico
all'autoscuola ecco quello...bello!...buongiorno, buonasera...ordinato...
niente
sangue...niente. Una vita pulita...pulizia. Anche la festa di
compleanno è passata regolare..anche se portarsi a casa
gli
avanzi ognuno nel suo piattino, gentilmente offerto dalla
festeggiata, quello no...(anche l'ordine richiede
buongusto)
...casomai era meglio finire col tirarsi gli avanzi e
ridere a torte in faccia...la regola del disordine è ancora più
rigida
e concede meno opzioni. Sento che potrei riuscire a
mettere nello scaffale quella pila di libri pericolosamente
inclinata.
Che mi separa dal mondo ordinato forse è proprio
quella pila di libri pacificamente adagiati orizzontalmente..eh
si eh...
la differenza è tra orizzontale e verticale...ho una
visione orizzontale della vita...una vita adagiata..una vita a
proprio agio...adagio.
Come attira l'allineato...per fortuna è
troppo tardi per farlo.